sabato 17 dicembre 2011

Austerità: e le spese militari? Intervento di Gianni Vattimo in seduta plenaria

Intervento di Gianni Vattimo in seduta plenaria al Parlamento europeo, 14 dicembre 2011

Relazione: Krzysztof Lisek (A7-0428/2011 )
  Gianni Vattimo (ALDE ). - Signor Presidente, nonostante la grave crisi finanziaria da cui siamo avviluppati, ci sono dei settori economici che non vengono mai toccati, se non in minima parte, dai tagli imposti dalle misure di austerità adottate dagli Stati membri.
Per esempio, la manovra finanziaria cosiddetta "lacrime e sangue" del governo italiano si sta rivelando lacrime e sangue solo per i soliti noti, ovvero lavoratori e pensionati. Le spese militari, invece, non sembrano risentirne, dal momento che è stato confermato l'acquisto di 131 cacciabombardieri JSF, acquisto che impegna il governo italiano fino al 2026, per una spesa complessiva di circa 15 miliardi di euro, cioè circa la metà di questa manovra "lacrime e sangue" che stiamo subendo.
Per questo e altri motivi ho votato contro la relazione Lisek che, nonostante alcune buone idee volte a ridurre le spese, definisce preoccupanti i tagli al settore della difesa. Onorevoli colleghi, ben altri sono i tagli che dovrebbero preoccuparci maggiormente in momenti come questi!
Concludo con una domanda retorica: "Non sarà possibile che tutte queste armi acquistate oggi saremo domani costretti a utilizzare sui nostri cittadini in rivolta che ci chiederanno il conto sulle nostre scelte scellerate?".

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