lunedì 1 agosto 2011

I volenterosi piemontesi al Parlamento di Bruxelles

I volenterosi piemontesi al Parlamento di Bruxelles
Repubblica - Torino, 31 luglio 2011

di Maria Elena Spagnolo

Gli europarlamentari piemontesi? Sono tra i più attivi dell'assemblea: partecipano ai lavori molto più dei loro colleghi italiani e a volte anche di quelli europei. E' questo uno dei dati che emerge dal recente rapporto dell'Università di Siena (Osservatorio istituzionale del Centro Interdipartimentale di ricerca sul Cambiamento Politico) intitolato «Antenna Europarlamentare 2011. L'attività dei rappresentanti italiani in Europa». Arrivato alla seconda edizione, lo studio scatta una fotografia degli europarlamentari italiani: età, genere, appartenenza e soprattutto partecipazione alle attività. Per scoprirla, l'autore Stefano Braghiroli ha elaborato un «indice di attivismo parlamentare», che comprende le presenze in plenaria e anche la presentazione di rapporti, mozioni, dichiarazioni scritte e interrogazioni parlamentari. Proprio l'indice premia i quattro parlamentari di origine piemontese: Oreste Rossi e Mario Borghezio (eletti nelle file della Lega), Gianluca Susta (uscito dal Pd nel 2011) e Gianni Vattimo, indipendente, eletto con Idv. Il loro tasso totale di attivismo è di 1.43, un punteggio ben oltre la media dei colleghi italiani (fermi a 0.98) e anche superiore a quella europea (1). Quando si supera il punteggio di 1, la ricerca parla di «iper-attivismo». La classifica degli iperattivi è guidata dal leghista Oreste Rossi, uno dei pochi che ha totalizzato il 100% delle presenze in plenaria (ben diversa la situazione degli italiani nel loro complesso, penultimi per presenze in tutto il Parlamento). Mai assente, Rossi ha un punteggio personale molto più alto della media: 3.05. Il leghista è uno dei deputati che fa più interrogazioni parlamentari: uno strumento molto utilizzato dagli eletti della Lega Nord. «Gli italiani sono sotto la media in molte attività, tranne che nelle interrogazioni e nelle dichiarazioni scritte. Queste però appaiono marginali rispetto ad altre attività del parlamentare europeo, come l'elaborazione di rapporti - si legge nella ricerca. Quasi sempre le interrogazioni riguardano problematiche locali molto specifiche, ma di grande rilevanza per le comunità locali interessate, e per questo capaci di aumentare la popolarità di un deputato attivo in tal senso». Susta è sopra la media nella produzione di rapporti, Borghezio e Vattimo fanno molte dichiarazioni scritte. «Questi indicatori mostrano un buon rapporto dei piemontesi con il loro territorio» commenta Braghiroli. Su un aspetto i piemontesi rientrano in pieno nell'identikit della delegazione italiana in Europa: sono tutti uomini. La presenza delle donne italiane a Bruxelles è molto sotto la media rispetto a quella europea (21% contro il 35%).

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