mercoledì 7 aprile 2010

In vacanza con Gianni Vattimo


10 - 17 luglio 2010
Altopiano del Renon, Soprabolzano (BZ)

In vacanza con Gianni Vattimo
Nietzsche e Heidegger: interpretazione e verità

Iscrizioni
Addio alla verità: così potremmo esprimere, in maniera più o meno paradossale, la situazione della nostra cultura attuale, sia nei suoi aspetti teorici e filosofici, sia nell’esperienza comune. Proprio riferendosi a quest’ultima, è sempre più evidente a tutti che i “media mentono”, che tutto diventa un gioco di interpretazioni non disinteressate e non necessariamente false, ma appunto orientate secondo progetti, aspettative e scelte di valore diverse.
Questa tolleranza, presente e accettata da sempre nella pratica politica, oggi si accompagna alla fine dell’idea stessa di verità nella filosofia. Tale tramonto dell’idea di verità oggettiva nella filosofia e nella epistemologia non sembra essere ancora entrato nella mentalità comune, la quale è ancora legata all’idea del vero come descrizione obiettiva dei fatti. Capita forse un po’ come con l’eliocentrismo: tutti diciamo ancora che il sole “tramonta” anche se è la terra che si muove. O, meglio: come diceva Nietzsche, Dio è morto, ma la notizia non è anora arrivata a tutti. E, con Heidegger: la metafisica è finita, ma non la si può superare...
Prendendo radicalmente le distanze da tutte le pretese di fondare la politica su un sapere scientifico, Gianni Vattimo sostiene che il solo orizzonte di verità che oggi la politica e la filosofia hanno il compito di cogliere, esplicitare e costruire, consiste nelle condizioni epistemologiche del dialogo sociale e interculturale. Il tema della verità è dunque ricondotto a una questione di condivisione sociale e gli intellettuali sono chiamati a pensare forme di vita più comprensibili, approvate e partecipate.
L’addio alla verità è dunque l’inizio, e la base stessa, della democrazia. Prendere atto che il consenso sulle singole scelte è anzitutto un problema di interpretazione collettiva, di costruzione di paradigmi condivisi o almeno esplicitamente riconosciuti, è la sfida della verità nel mondo del pluralismo postmoderno. Perchè la verità non si “incontra”, ma si costruisce con l’accordo e il rispetto della libertà di ciascuno e delle diverse comunità che convivono, senza confondersi, in una società libera.
Gianni Vattimo, attraverso il pensiero dei due cardini della filosofia recente, Nietzsche e Heidegger, guiderà una riflessione sul “tramonto della verità” nella cultura contemporanea.
Biografia
Gianni Vattimo è nato nel 1936, a Torino, dove ha studiato e si è laureato in Filosofia; ha poi seguito due anni i corsi di H. G. Gadamer e K. Loewith all'università di Heidelberg, e ha studiato con Hans-Georg Gadamer e Luigi Pareyson. Dal 1964 insegna all'Università di Torino, nella quale è stato Preside, negli anni ’70, della Facoltà di Lettere e Filosofia. È stato “visiting professor” in alcune università americane (Yale, Los Angeles, New York University, State University of New York) e ha tenuto seminari e conferenze in varie università di tutto il mondo. Negli anni Cinquanta, insieme a Furio Colombo e Umberto Eco, ha lavorato ai programmi culturali della Rai-Tv, conducendo tra l’altro il programma settimanale politico-informativo “Orizzonte”. È membro dei comitati scientifici di varie riviste italiane e straniere; è socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino. Ha diretto la “Rivista di Estetica”. Ha ricevuto lauree honoris causa da numerose università del mondo. È Grande ufficiale al merito della Repubblica italiana (1997). Attualmente è vicepresidente dell'Academía da Latinidade. È (ed è già stato, tra il 1999 e il 2004) deputato al Parlamento europeo. Nel 2006, Vattimo ha raccontato la sua vita a Piergiorgio Paterlini, autore dell'autobiografia "a quattro mani", pubblicata da Aliberti (Non Essere Dio).
Opere Principali
Il concetto di fare in Aristotele, Giappichelli, Torino, 1961
Essere, storia e linguaggio in Heidegger, Filosofia, Torino, 1963
Ipotesi su Nietzsche, Giappichelli, Torino, 1967
Poesia e ontologia, Mursia, Milano 1968
Schleiermacher, filosofo dell'interpretazione, Mursia, Milano, 1968
Introduzione ad Heidegger, Laterza, Roma-Bari, 1971
Il soggetto e la maschera, Bompiani, Milano, 1974
Le avventure della differenza, Garzanti, Milano, 1980
Al di là del soggetto, Feltrinelli, Milano, 1981
Il pensiero debole, Feltrinelli, Milano, 1983 (a cura di G. Vattimo e P. A. Rovatti)
La fine della modernità, Garzanti, Milano, 1985
Introduzione a Nietzsche, Laterza, Roma-Bari, 1985
La società trasparente, Garzanti, Milano, 1989
Etica dell'interpretazione, Rosenberg & Sellier, Torino, 1989
Filosofia al presente, Garzanti, Milano, 1990
Oltre l'interpretazione, Laterza, Roma-Bari, 1994
Credere di credere, Garzanti, Milano, 1996
Vocazione e responsabilità del filosofo, Il Melangolo, Genova, 2000
Dialogo con Nietzsche. Saggi 1961-2000, Garzanti, Milano, 2001
Tecnica ed esistenza. Una mappa filosofica del Novecento, Bruno Mondadori, Milano, 2002
Dopo la cristianità. Per un cristianesimo non religioso, Garzanti, Milano, 2002
Nichilismo ed emancipazione. Etica, politica e diritto, a cura di S. Zabala, Garzanti, Milano, 2003
Il socialismo ossia l'Europa, Trauben, 2004
Il Futuro della Religione, con Richard Rorty. A cura di S. Zabala, Garzanti, Milano, 2005
Verità o fede debole? Dialogo su cristianesimo e relativismo, con René Girard. A cura di P. Antonello, Transeuropa Edizioni, Massa, 2006
Non essere Dio. Un'autobiografia a quattro mani, con Piergiorgio Paterlini, Aliberti editore, Reggio Emilia, 2006
Ecce comu. Come si ri-diventa ciò che si era, Fazi, Roma, 2007
Addio alla Verità, Meltemi, 2009
Ha pubblicato presso Laterza un annuario filosofico a carattere monografico (Filosofia '86-'95).

Convenzioni Coop Adriatica e "Il turismo culturale". Sconto studenti. Gli sconti non sono cumulabili

Il luogo Altopiano del Renon, Soprabolzano (BZ). L’Altopiano del Renon, giardino dell’Alto Adige, accoglierà la 16a edizione delle Vacances de l’Esprit nel luglio 2009. La bellezza del paesaggio naturale e la posizione strategica che consente in poco tempo di visitare alcuni tra i luoghi più belli delle Dolomiti, hanno determinato questa scelta, oltre il silenzio del luogo, il clima mite e la ricchissima e raffinata cucina locale. Le più belle montagne d’Italia, laghi, boschi e innumerevoli sentieri fanno da cornice alle lezioni e al tempo libero dei partecipanti. Il Renon è una meravigliosa zona di media montagna con oltre 400 km di sentieri che per la loro dolcezza sono adatti a tutta la famiglia; domina il Corno del Renon (2260 metri s.l.m.), famoso per la bellissima veduta panoramica sulle cime Dolomitiche del Latemar. Gli incontri si tengono a Soprabolzano nella locale Casa della Cultura.
Maggiori informazioni sul luogo e sul tempo libero

Vacanze intelligenti dal 1995
Le Vacances de l'Esprit sono nate nel '95 con lo scopo di offrire a chiunque la preziosa opportunità di trasformare momenti di vacanza in un'occasione di crescita: conoscere un vero Maestro della cultura, condividere con lui le lezioni e il tempo libero.
In questi anni docenti di grande livello, tra i quali, per citare solo alcuni, Emanuele Severino, Piergiorgio Odifreddi, Gianni Vattimo, Douglas Hofstadter, Umberto Galimberti, Franco Volpi, Margherita Hack, hanno condotto seminari su temi che spaziano dalla matematica, alla filosofia, alla musica, all'astronomia, all'etologia, alla fisica, alla semiotica, riunendo, in una splendida cornice ambientale, tante persone diverse per età, professione, provenienza geografica, ma accomunate dal desiderio di sperimentare una vacanza veramente "alternativa", in cui accostarsi, sotto la guida dei grandi protagonisti della cultura e in un clima vivace e stimolante, ad argomenti tradizionalmente riservati agli specialisti.

http://www.asia.it/vde/index.html

1 commento:

Andrea ha detto...

L’ineleggibilità dei condannati al Parlamento Europeo è stato uno dei punti principali del programma dell’IDV alle scorse elezioni europee quindi non ci dovremmo neanche essere noi qui a battagliare dato che tutti gli eurodeputati dell’Italia dei Valori, prendendo l’esempio di Sonia Alfano e Luigi De Magistris dovrebbero battersi per mantenere l’impegno preso con gli elettori in campagna elettorale.