lunedì 4 maggio 2009

Crisi/ Vattimo: curarla con ottimismo come aspirina per la peste.

Un'Italia sempre più povera apra gli occhi su Berlusconi
di Apcom
Roma, 2 mag. (Apcom) - "Curare i conti pubblici con l'ottimismo è come pretendere di estirpare la peste con una aspirina". Lo afferma Gianni Vattimo, esponente dell'Idv. "Silvio Berlusconi - argomenta - è uomo degli eccessi e dei paradossi. Anzi. E' il paradosso di una Italia che ha ingranato la quinta marcia verso la povertà e vota uno degli uomini più ricchi del mondo. Strano modo di concepire la rappresentanza. Mi auguro solo che a queste elezioni europee gli Italiani abbiano un sussulto di dignità e di buonsenso e votino l'unica vera opposizione che in Italia ha il coraggio di essere distinta e distante dal cavaliere: Italia dei Valori".


3 commenti:

Il blog di Masciullo ha detto...

Dopo 5 anni del mafionano la gente non fa più la spesa col carrello. Ora si usano i cestini.
Nessun "comunista" lo ha evidenziato con forza. Cosa vuol dire stare vicino alla gente?

L'altro aspetto grottesco è la censura. Se uno esordisce con queste argomentazioni sui media viene censurato come avvenne a Cossutta quando "sbraitava" inorridito contro il pericolo di ritrovarsi come presidente della Repubblica il mfionano.

Inoltre, ci sono dei messaggi occulti nei Tg; si usano stratagemmi raffinati miranti a distorcere le notizie o indirazzare l'opinione pubblica con sottili tecniche psicologiche.

Es. l'intervista più recente che ho seguito sulla Rai era rivolta ad una donna anziana, senza denti, barbuta e dai capelli incolti. Fortuna che parlava un discreto italiano. Aveva deciso di stare in tenda vicino alla sua casa ridotta ad un cumulo di macerie. Alla fine la telecamera inquadra il cumulo di macerie e poi "gira" verso la tenda e la donna.
Che messaggio si vuole dare all'opinione pubblica? Sono disperati; non siamo noi; non ci dobbiamo preoccupare; fanno vergognia; sono lontani; non mi identifico; non mi deve interessar, ecc.
Possibile che su 65mila sfollati non ci sia nessun altro? Se qualcuno si lamenta e denuncia l'effettiva situazione viene scartato.

Di contro, l'immagine dei politici, responsabili, ecc. viene curata meticolosamente.
Dov'è la gente, gli "esperti" che devono cogliere, approfondire e denunciare queste subdole tecniche di regime?

Gianni Vattimo ha detto...

Ha ragione. Purtroppo l'effetto del regime berlusconiano è anche questo: gli "esperti" si adeguano alle possibilità di fare carriera. Se la cultura può avere un ruolo, in questo paese, è quello di aumentare la consapevolezza sull'impossibilità di vivere in un paese senza legalità; da qui passa anche il discorso sulla rinuncia a smascherare queste "subdole tecniche di regime".

Il blog di Masciullo ha detto...

Se il principio di causa ed effetto vale ancora, dovremmo allora capire perché giornalisti, studiosi, medici, giudici e tutti quei professionisti appartenenti alle categorie "protette", si comportano come conigli o percore mansuete. Sapere -aquisire consapevolezza- come nasce e perchè questo comportamento sarebbe un passo avanti.
Se paura, timore, preoccupazione, il tengo famiglia ci condizionano, si dovrebbe ricercare l'origine e la causa del terrore per poi superarlo.
Grazie tante